Molti interventi chirurgici programmati possono avere un decorso migliore se si effettua una fisioterapia prima dell’intervento chirurgico.
Nelle nostre sedi di fisioterapia a Roma (zona Prati, vicino al vaticano) effettuiamo tutto l’iter di fisioterapia prime dell’intervento chirurgico in maniera tale da poter effettuare al meglio l’operazione.
Si dà poca importanza alla fase di fisioterapia prima dell’intervento
Lo scopo di questo tipo di fisioterapia è quello di limitare la perdita del tono muscolare dovuta all’immobilità post chirurgica e di educare il paziente ai movimenti sbagliati. Questo modo riesce ad ottimizzare e migliorare tutto l’iter della fisioterapia post operatoria, riuscendo a migliorare in tempi più rapidi, sicuri ed efficaci.
Per quale operazione è utile la fisioterapia prima dell’intervento
Non tutti gli interventi chirurgici è possibile effettuare una fisioterapia prima dell’intervento ma per molte patologie croniche (e alcune acute) è possibile trovare beneficio da tale attività.
In accordo con la situazione clinica e con il chirurgo le situazioni che più comunemente possono trovare beneficio dalla fisioterapia prima dell’intervento sono:
- Lesioni o rottura del menisco
- Lesione o rottura del legamento crociato anteriore (LCA)
- Lesione o rottura del legamento crociato posteriore (LCP)
- Artrosi del ginocchio o gonartrosi (protesi del ginocchio)
- Artrosi dell’anca o coxartrosi (protesi dell’anca)
- Artrosi della spalla (protesi normale o protesi inversa della spalla)
Lo studio scientifico
Uno studio apparso sul Journal of Strenght and Conditioning Research ha visto che 71 pazienti a cui doveva essere impiantata una protesi totale di ginocchio per colpa di un’artrosi grave suddivisi in due gruppi. Ad uno è stato sottoposto alle consuete cure prima dell’operazione mentre all’altro gruppo è stato sottoposto ad un programma di fisioterapia prima dell’intervento che consisteva in tre sedute settimanali di esercizi, a casa o in ambulatorio. Gli esercizi, iniziati dalle quattro alle otto settimane prima dell’intervento, consistevano in camminate leggere associate a semplici esercizi per migliorare la resistenza e la flessibilità muscolare.
MIGLIORAMENTO: la fisioterapia prima dell’intervento è riuscita a migliorare le condizioni dei pazienti. È aumentata del 10 per cento la capacità di estensione della gamba e la forza muscolare. Ed è diminuito il dolore, che invece era diventato quasi insopportabile nei pazienti che non avevano seguito il programma di riabilitazione preoperatoria: le loro capacità funzionali, tra l’altro, avevano continuato a peggiorare.
«Rafforzare la muscolatura della gamba del ginocchio che sarà sostituito è molto utile: abbiamo visto che la forza resta comunque inferiore a quella dell’altra gamba, ma riuscire a ridurre lo squilibrio fra i due arti è importante per avere una migliore capacità funzionale complessiva dopo – spiega la dottoressa Swank -.
Il messaggio più importante, in ogni caso, è chiaro: «Sappiamo che quanto meglio si arriva all’intervento, tanto migliori saranno i risultati in termini di recupero funzionale: per questo è opportuno lavorare per ottimizzare la funzionalità dell’articolazione per quanto possibile anche prima dell’operazione, e non aspettare l’intervento come fosse “liberatorio” senza far nulla per migliorare le proprie condizioni», concludono gli autori.
*articolo apparso e liberamente modificato dal sito Corriere.it